L’Italia è ricca di sorgenti d’acqua, nascoste in luoghi suggestivi e circondate da paesaggi ameni e rilassanti, da scoprire passeggiando e osservando gli elementi naturali.
Ma l’acqua delle fonti è anche un business di tutto rispetto!
Abbiamo in vendita diverse fonti d’acqua attive e ferme, di piccola e grande portata.
Alcune fonti vantano un buon brand commerciale con fatturati interessanti, altre sono chiuse per fallimento ma – una volta ripristinate – possono dare molte soddisfazioni.
Se interessati inviare lettera di interesse non vincolante con i dati del possibile acquirente.
Acque minerali italiane: classificazione
Per scegliere un’acqua minerale adatta alle proprie esigenze è importante saper leggere l’etichetta e conoscere il significato di alcuni termini.
RESIDUO FISSO à è una delle prime voci da controllare in etichetta ed esprime la quantità di sali disciolti in un litro d’acqua. Esso viene convenzionalmente calcolato a 180° e il suo valore viene riportato generalmente in milligrammi per litro (mg/l).
Come definito dal D.Lgs. 25 gennaio 1992, n. 105, le acque minerali commerciabili possono essere classificate nelle seguenti categorie in base al residuo fisso:
- acque minimamente mineralizzate, con residuo fisso a 180° C inferiore a 50 mg/l
- acque oligominerali (o leggermente mineralizzate), con residuo fisso compreso tra 50 e 500 mg/l
- acque minerali, con residuo fisso compreso tra 500 e 1500 mg/l
- acque ricche di sali minerali, con residuo fisso superiore a 1500 mg/l
Per le acque il cui residuo fisso è compreso tra 500 e 1500 mg/l il decreto non fornisce ulteriori indicazioni di nomenclatura
Il medesimo decreto prevede poi altre categorie, in base alla concentrazione di specifici sali minerali:
- acqua bicarbonata, se il bicarbonato è superiore a 600 mg/l
- acqua solfata, se i solfati sono superiori a 200 mg/l
- acqua clorurata, se il cloruro è superiore a 200 mg/l
- acqua calcica, se il calcio è superiore a 150 mg/l
- acqua magnesiaca, se il magnesio è superiore a 50 mg/l
- acqua fluorata, se il fluoro è superiore a 1 mg/l
- acqua ferruginosa, se il ferro bivalente è superiore a 1 mg/l
- acqua acidula, se l’anidride carbonica libera è superiore a 250 mg/l
- acqua sodica, se il sodio è superiore a 200 mg/l
- acqua indicata per le diete povere di sodio, se il sodio è inferiore a 20 mg/l
Acqua minerale e salute
L’acqua minerale non possiede di per sé proprietà terapeutiche, ma è indispensabile assumerne per soddisfare il fabbisogno giornaliero di sali minerali e per stimolare il metabolismo e l’efficiente funzionamento di tutti i processi fisiologici che prevedono l’utilizzo di acqua da parte dell’organismo, come ad esempio la diuresi (processo di formazione delle urine nei reni).
Effetto diuretico
Assumendo quotidianamente vari litri d’acqua si produce un effetto diuretico. Questo vale sia per l’acqua minerale sia per l’acqua d’acquedotto.
Tuttavia, a dover bere più del necessario (valori di riferimento: tra 1200 ml = 6 bicchieri e 2000 ml = 10 bicchieri), è solo chi soffre di patologie particolari. Bere più della quantità di riferimento è di fatto inutile, poiché l’acqua in eccesso viene espulsa dai reni. È necessario anche considerare le singole situazioni: ad esempio bere molta acqua in breve tempo può essere pericoloso per persone fortemente disidratate, mentre per persone in condizioni normali la soglia di pericolosità (svariati litri in breve tempo) è sostanzialmente impossibile da raggiungere per via orale.
È inoltre consigliabile leggere attentamente – sull’etichetta presente nelle bottiglie di acqua minerale – la voce relativa allo ione idrogenocarbonato HCO_3 (meglio noto con il nome di bicarbonato), poiché un’alta concentrazione di questo elemento induce maggiori effetti diuretici, anche se – d’altro canto – può alleviare i disturbi legati alla gastrite o all’acidità di stomaco.
Proprietà in base alla composizione salina
acqua bicarbonata | à | azione diuretica e digestiva; indicata nell’insufficienza epatica |
acqua solfata | à | azione digestiva blanda, lievemente lassativa; rilassa la muscolatura epato-biliare |
acqua clorurata | à | azione di equilibrio delle funzioni intestinali, biliari ed epatiche |
acqua calcica | à | azione a livello dello stomaco e del fegato; indicata nella crescita e nella prevenzione dell’osteoporosi e dell’ipertensione |
acqua magnesiaca | à | azione lassativa e di prevenzione dell’arteriosclerosi |
acqua fluorata | à | azione di rinforzo della struttura dentale e di prevenzione della carie; indicata nella prevenzione dell’osteoporosi |
acqua ferruginosa | à | indicata nelle anemie da carenza di ferro |
acqua acidula | à | azione digestiva |
acqua sodica | à | azione positiva sull’eccitabilità neuro-muscolare; indicata in stati di carenze specifiche e nell’attività sportiva |
acqua iposodica | à | indicata per le diete povere di sodio* |
* Riduzione del sodio
La dose giornaliera consigliata di sodio per il corpo umano è di circa 2,4 grammi, mentre è possibile sopravvivere anche con quantità inferiori. L’assunzione di una quantità eccessiva di sodio è causa di ipertensione, pertanto è bene non superare la soglia quotidiana consigliata. La riduzione di apporto di sodio bevendo acqua iposodica è considerevole (il sodio in eccesso viene espulso dai reni insieme all’acqua in eccesso), ma è ancora maggiore semplicemente riducendo l’uso del sale da cucina nella preparazione dei pasti e nella scelta del cibo.